il lasertag, cos'è

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neo-xabaras
view post Posted on 16/3/2012, 17:44




vi posto una mia presentazione del nostro sport

LaserTag

Domenica mattina, suona la sveglia, una colazione veloce ripassando mentalmente l’elenco materiale necessario per la mattinata: mimetica, tattico con tasche ripiene della necessaria attrezzatura, strumenti per la navigazione, radio per le comunicazioni, elmetto e la fidata replica. Butto tutto in auto e via verso una nuova avventura all’aria aperta in compagnia di amici scalmanati che condividono questa strana passione. Finalmente ci si ritrova, giro di saluti e dopo aver clonato e riattivato iniziamo a taggarci … cosa cosa? Clonare? Riattivare? Taggare? Esatto, avete capito bene,sì perché pratichiamo il LaserTag !!
Niente pallini e nessuna protezione, soltanto tanti innocui raggi infrarossi che si diffondono nella boscaglia fino a raggiungere l’agognato sensore ed eliminare in modo certo l’avversario.

Da dove arriva il LaserTag?
Uno dei primi giocatori ne racconta così, brevemente la sua storia:
Il LaserTag, parlando della sua versione ludica, è nato più di 20 anni fa come attività da sala giochi.
Ricordo che ne venni a contatto la prima volta al Bowling di Lissone, dove all'epoca al sabato sera c'era una coda interminabile di ragazzi che voleva giocare. Tale gioco poi si è mantenuto nel tempo ed ora ci sono i vari Qzar, Excalibur e sistemi simili che sono grandi linee la stessa cosa a parte magari le scenografie un pò diverse e la forma delle armi.
Credo più o meno nello stesso periodo, la HASBRO cominciò a produrre delle pistolette per LaserTag casalingo funzionanti con un fascio di raggi infrarossi. Quello probabilmente fu il primo esempio di LaserTag casalingo.
Riguardo alla versione MILSIM arriviamo a una decina di anni fa quando prendendo spunto dai sistemi di addestramento militare basati su veri e propri laser, alcuni cercarono di farne una versione ludica. Tra tutti, l'onore maggiore va concesso a Jim Robertson ideatore del sistema MilesTag, ovvero la trasposizione dei suddetti sistemi militari in versione ludica.
MilesTag è di fatto un unione ben riuscita tra l'applicazione dei raggi infrarossi al gioco fatta da HASBRO e i sistemi di addestramento militare chiamati appunto Miles. Il risultato è un sistema che permette di effettuare simulazione di combattimento, anche ad alto livello, utilizzando una trasmissione di innocui raggi infrarossi.
Dal progetto MilesTag di Jim, originariamente open source, sono nati più o meno tutti i sistemi per LaserTag presenti nel mondo. Ogni produttore ha aggiunto proprie funzioni, modificato altre, ed alcuni propongono anche armi finite (soprattutto all'estero e con prezzi esorbitanti).
Mentre all'estero il LaserTag è molto diffuso, in Italia sta cominciando a prendere piede ora, interessando anche il mondo del Softair.
Il LaserTag è dunque un nuovo metodo di fare simulazione di combattimento, wargame o guerra simulata, come preferite chiamarla. Si affianca al Softair, qui molto diffuso, e al paintball ma mantiene proprie caratteristiche del tutto peculiari quali soprattutto la possibilità di "sparare" con distanze ben superiori ai 100 mt.
Personalmente, sono sostenitore del LaserTag puro, che può prendere spunto nelle attività di gioco da altri sistemi quali il Softair, ma che non deve assolutamente avere l'obiettivo di sostituirsi ad esso e tantomeno tentare di imitarlo.

LaserTag, cos’è?
Il LaserTag è quindi un gioco di squadra basato sulla simulazione militare che utilizza e sfrutta le peculiarità di un sistema elettronico installato su una qualsiasi replica opportunamente modificata. Il sistema emette un raggio infrarosso codificato che trasporta una serie di informazioni utili per lo svolgimento del gioco, il raggio IR viene poi ricevuto da una serie di sensori opportunamente distribuiti i quali trasferiscono il segnale alla CPU che decodifica il “proiettile” e gestisce quindi i danni incassati fino all’eliminazione.
Dal punto di vista dell’hardware il sistema è composto da un semplice led del tutto simile a quello presente nei telecomandi di casa mentre il sensore equivale a quello della nostra TV. Il raggio viene “sparato” verso una lente biconvessa posta alla corretta distanza focale la quale genererà un fascio conico capace di trasportare il “proiettile” digitale anche oltre i 200m. Il fascio conico è dovuto al fatto che il led non è una sorgente ideale puntiforme. I sensori sono collocati solitamente sul capo e distribuiti in maniera tale da ricevere i colpi a 360°, altre configurazioni prevedono sensori aggiuntivi sulla replica piuttosto che sul corpo. Solitamente la combinazione sensori – fascio conico sono tali da consentire il corretto equilibrio tra simulazione e giocabilità.
La base hardware è costituita quindi da alcune repliche da Softair opportunamente modificate in maniera tale da sfruttare una scheda elettronica ed una serie di componenti che costituiscono il cuore vero e proprio del sistema LaserTag, insieme ai sensori di ricezione, ottenendo così una IR Gun.
Il LaserTag è simile al ben più noto gioco del Softair, condivide tipologie di gioco (bandiere, recon, scorta vip, death match, ecc), l’abbigliamento, la tecnica, i ruoli e molto altro che fanno del sostar un gioco amato e praticato da moltissimi giocatori; presenta, però,delle proprie peculiarità che costituiscono i suoi pregi e, ahi me, i suoi difetti.
In primis non vengono sparati pallini e quindi non ci sono più i costi di acquisto dei medesimi, nessun inquinamento (anche se ormai nel Softair sono diffusi i pallini biodegradabili) ma soprattutto non vi è più l’obbligo di alcuna protezione.
Il contro di questo aspetto è che quando siamo sotto fuoco nemico non sentiremo i pallini rimbalzare a destra e sinistra tutti intorno a noi. Questo aspetto è parzialmente compensato dalla presenza dei colpi di “striscio”. Quanto il sistema riceve un’informazione parziale emette un suono che identifica il colpo di striscio, nessun danno viene registrato ma il giocatore capirà di essere sotto tiro avversario. Con un po’ di esperienza e pratica questo aspetto viene assimilato e diventa meno importante.
Non vedremo neppure i pallini uscire dalla nostra volata e arrivare verso il nostro avversario, dopotutto anche nella realtà è impossibile vedere il proiettile reale e quindi saremo costretti ad utilizzare di più gli strumenti di puntamento.
Le distanze di ingaggio aumentano notevolmente e … tac, di colpo, cambiano le strategie di avvicinamento, le tattiche di spostamento, appena viene dato il via alla giocata e siamo in un bosco invernale, spoglio, conviene stare in campana perché un cecchino potrebbe già averci preso di mira. Non esistono strane parabole per aggirare ostacoli, non esistono hop-up da regolare e soprattutto non esiste vento che possa spostare i nostri pallini, pariamo luce e questa va dritta lineare fino al bersaglio.
Ovviamente nessuna delle due situazioni corrisponde alla realtà, sta a voi decidere quale è quella che più la “simula”.
E poi l’aspetto più importante: la certezza del “colpito”. Nessuna discussione,nessun malinteso, nessun highlander, i colpi a segno vengono registrati e quanto si viene eliminati, beh, come negli anni ’80: GAME OVER! L’arma si disattiva, i led sul nostro elmetto si illuminano di rosso fissi e noi ci allontaneremo dalla scena del gioco. Semplice, tutto gestito automatico, tutti felici e contenti.

Una domanda che ci viene rivolta spesso è: ma il fascio IR passa gli oggetti?
Generalmente no, ma dipende... un oggetto totalmente opaco non viene trapassato, ma fogliame, finestre, o altre barriere semitrasparenti potrebbero lasciare passare parte del raggio IR.
Un oggetto che non lascia passare la luce visibile non è detto che non faccia invece filtrare la luce IR !
Si tenga anche presente che non è necessario che tutto il diametro del fascio passi fino a raggiungere il sensore avversario. Anche una piccola porzione del fascio può bastare ad attivare il sensore così come un raggio di sole diretto filtrato da una tapparella può bastare ad illuminare a giorno un pezzetto di muro.

Ma quali sono le impostazioni personalizzabili?
- Vita: vengono assegnati dei punti vita dai quali verranno scalati i colpi incassati
- Peso colpo: è possibile differenziare il peso tra le varie repliche simulandone il calibro fino ad arrivare a pesi pari ai valori di vita nella modalità one shot one kill
- Numero colpi, numero caricatori e rateo di fuoco: perfettamente gestibili impostando i valori più realistici possibili, le mitragliatrici avranno caricatori più capienti, nessuno farà fuoco di copertura con una replica non idoneamente impostata, i fucili da sniper avranno asta di armamento tipo bolt-action
- Ruoli speciali: medico e geniere in grado di restituire punti vita e munizioni
- Funzioni speciali: sanguinamento, surriscaldamento dell’arma, simulazione protezioni balistiche, attivazione o disattivazione del fuoco amico tra i componenti della stessa squadra, riattivazione ritardata, tempo massimo di gioco, ecc.

L’utilizzo dell’elettronica ha permesso anche lo sviluppo di interessanti accessori quali granate, claymore, lanciagranate, lanciarazzi, zone contaminate, bandiere elettroniche, punti di riattivazione, bersagli per percorsi di tiro dinamico e molti altri, tutti strumenti in grado di rendere l’esperienza di gioco sempre diversa e coinvolgente.
A fine partita è poi possibile analizzare e gestire le statistiche di gioco scoprendo così chi dei nostri avversari ci ha eliminato, quanto tempo abbiamo giocato, quanti colpi abbiamo sparato ecc.
Il tutto è protetto da sistemi di controllo che terranno traccia di eventuali anomalie e manomissioni.

In definitiva:
- Il LaserTag in realtà non “spara” laser ma innocui raggi IR
- Le distanze di ingaggio raggiungono i 200m
- È possibile differenziare le repliche e quindi i suoli (scout, supporto, sniper, ecc)
- Marcatura certa


Il LaserTag è tutto questo e molto altro, soprattutto vi sono molte asd che si sono buttate in questa realtà da tempo, altre si stanno affacciando ora, molte amichevoli sono state giocate, molti eventi sono in programma nei prossimi mesi, molte funzioni sono state introdotte e molte altre verranno realizzate.
Quello che sicuramente pensiamo è: provate provate provate


Dove acquistare?
Al momento, in Italia, esistono due produttori, entrambi utilizzano un protocollo di sparo comune derivato dal MilesTag 5.20
Riportiamo i siti dei due produttori rimandando a loro ogni aspetto commerciale
www.lasertagitalia.com
www.redray.it

 
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